Ateofobia


Essere atei, si sa, significa ricevere sguardi di disprezzo e sorrisini da parte dei benpensanti, ma non è raro ricevere anche veri e propri attacchi discriminatori, un po' come accade per gli omosessuali.

Ho pensato di dedicare questa sezione del mio blog a questo argomento perché ritengo importante sottolineare il clima di disprezzo in cui viviamo noi atei, quindi riporto alcuni esempi che mi riguardano personalmente.

Nota: i messaggi privati li ho semplicemente descritti, mentre quelli pubblici li ho riportati con uno screenshot rendendo irriconoscibili gli autori.




1) La scrittrice che segnala i miei libri e mi augura di ricevere la punizione divina .

Uno degli attacchi che mi ha fatto più male, poiché abbiamo a che fare con una scrittrice, quindi una persona che, come me, dovrebbe amare i libri e il libero pensiero, permettendo a tutti di esprimere le proprie opinioni...
Invece, solo perché su facebook ho scritto Questa Nota (un estratto di un mio libro) e l'ho riportata in un gruppo di lettura dove lei stessa pubblicizzava i suoi libri.
Prima mi ha scritto un messaggio privato dicendomi che noi atei siamo nemici di Dio e che spera che avremo la giusta punizione divina (il solito ammmore cristiano), poi mi ha segnalato il post (che non è stato tolto, perché non c'e nulla di più offensivo di quello che è possibile trovare nel 90% dei libri di altri atei).
Non è nemmeno la prima volta che ho problemi del genere, potrei fare l'esempio di uno scrittore che, durante una discussione, ha cominciato a dire che non dovevo permettermi di criticare la fede...
Poi dicono che tutti scrivono e pochi leggono, ed è vero, perché se per questi scrittori quello che scrivo io andrebbe censurato, non oso immaginare cosa penserebbero degli scritti di Nietzsche, Twain, Freud, Bierce...
Chi vorrebbe limitare la libertà di espressione degli altri autori non è degno di definirsi scrittore!

«I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici: sono molti, spesso si contraddicono, consentono di scegliere e di ragionare. Anche per questo sono sempre stati avversati dal pensiero teocratico, censurati, proibiti, non di rado bruciati sul rogo insieme ai loro autori.»
(Corrado Augias, Leggere, 2007)

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2) Il discendente di Torquemada.

Avere a che fare con cattolici estremisti, ovviamente, significa anche incontrare nostalgici dei tempi d'oro del cristianesimo, quando libri come i miei venivano mandati al rogo assieme all'autore.
Ecco un commento degno di un inquisitore, per l'occasione ho creato l'immagine in modo da rendere bene l'idea.
Trovate la mia risposta in questa nota sul mio profilo facebook.

























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3) La scuola che chiama la famiglia di uno studente per fargli smettere di condividere i miei post.

Brutto posto facebook... ci sguazzano tanti sporchi atei anticlericali come me che postano link contro la Chiesa, ma per fortuna ci sono scuole religiose che intervengono, chiamando direttamente a casa dei genitori per dire che i loro ragazzi dovrebbero stare lontani da soggetti poco raccomandabili...
Insomma, un ragazzo tra le mie amicizie mi ha detto di aver dovuto togliere alcuni miei post anticlericali che aveva condiviso sul suo profilo perché la scuola aveva allarmato i genitori.














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4) La psicologa che mi consiglia di curare la mia mente senza Dio, dunque malata.

Il protagonista del mio romanzo Una Mente Senza Dio è uno psicologo ateo, quindi sarebbe leggermente contrariato dall'analisi di questa psicologa (in seguito, ho saputo che è solo laureata in psicologia, ma non esercita la professione... per fortuna).






























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5) Il cattolico che mi considera un animale (e un essere demoniaco).

In un gruppo di critica alla religione, un cattolico si è lamentato per un post a suo avviso offensivo.
Dopo aver visualizzato il suo profilo, mi sono accorto che il tizio condivideva immagini della Vergine Maria, ma allo stesso tempo aveva messo il "mi piace" a numerose pagine dai contenuti pornografici.
Quindi, gli ho detto che lui per primo mancava di rispetto la sua religione, dato che un cattolico non può avere una sessualità libera e pensare a cose "poco cristiane" come le orge.
Per questo, mi sono beccato un messaggio privato in cui dice che per lui noi atei non siamo altro che animali e che, essendo io uno "scrittore demoniaco", non dovevo più permettermi di visitare il suo profilo.
Ma la cosa più ironica è che, per giustificarsi di quanto scritto prima, ha specificato di non essere un prete e di non aver fatto voto di castità... certo, perché sono solo i preti a non dover fare le orge, mentre i cattolici comuni possono fare di tutto...

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6) La moglie del reverendo Lovejoy dei Simpson.

«I bambini! Non avete pensato ai bambini? Ma perché nessuno pensa ai bambini?»
(Helen Lovejoy)

In un noto sito di anime e manga che ho frequentato in passato, entrando in una sezione dedicata alla filosofia mi sono permesso di pubblicare questo post in cui si mette in dubbio l'esistenza storica di Gesù... ed ecco la prima reazione, decisamente calma e pacata come solo il timor di Dio può generare...





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7) Il classico tipo che dice "statti a casa tua!".

Nello stesso forum di prima, c'è anche questo tizio che non tollera proprio la possibilità che gli atei critichino la religione, al punto che basta un post moderato come il mio per essere da lui interpretato in "gente che non fa altro che insultare chi crede".
Insomma, noi atei dovremmo starcene a casa nostra e stare zitti, anche perché, se critichiamo la religione, alla fine è solo per vendere libri, del resto solo gli atei scrivono, mica ci sono credenti che pubblicano libri o fanno affari con gadget religiosi di ogni tipo, no eh... ma tanto quelli meritano rispetto a prescindere.
Se io mi permettessi di dire "Sei credente? Allora tieniti la tua fede e non postare nulla di religioso" in un contesto simile, verrei considerato intollerante, se invece la stessa cosa la fa un credente ad un ateo va bene...


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8) Lo stalker.

Ci sono stati casi nei quali sono stato perseguitato per mesi interi da cattolici che non si davano pace, continuando a scrivermi, segnalarmi, anche dopo averli bloccati su facebook o youtube (scrivendomi per email)... per legge non posso postarvi i messaggi privati, ma vi assicuro che ci sono persone ossessionate da me.
Anche per questo, negli utlimi tempi ho deciso di non dare troppa corda ai credenti, infatti non discuto più come facevo una volta, anche perché, ormai, ho imparato tutto ciò che potrebbero insegnarmi sul loro modo ri (s)ragionare.

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9) Quelli che scambiano il rispetto con la sottomissione.

Questo è solo un esempio, ma vi assicuro che ricevo spesso commenti del genere, nei quali le mie critiche sarcastiche e satiriche vengono etichettate come insulti.
Pretendere che un ateo non possa criticare le credenze religiose, anche tramite la satira più estrema, significa pretendere la sottomissione della libertà di pensiero alla fede.
Riporto i commenti presenti in questa frase.


























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10) Quelli che pensano di vivere in una Teocrazia Cattolica.

A molti cattolici non è ancora chiaro che l'Italia è uno Stato Laico.
Ho commentato questa Notizia ANSA  in merito alla proposta di Buonanno di multare i gay che si baciano in pubblico, ed ecco il risultato... riporto solo i miei commenti, ma sono intervenute altre persone.






































































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11) L'insegnante che mi scambia per un islamico.

Un'insegnante che risponde ad una frase satirica sulla mia pagina, dimostrando di avere forti pregiudizi nei confronti degli islamici (come se tutti gli italiani fossero cattolici e solo gli stranieri andassero contro la religione); alla mia risposta, ha replicato accusandomi di avere il cuore pieno di rancore... certo, perché se vai contro la religione cristiana, o sei uno straniero che dovrebbe tornarsene nel suo paese, oppure un ateo pieno di rancore...


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12) Vari complimenti

Ecco qualche esempio del genere di complimenti che ricevo ogni tanto.
Aggiungeteci anche epiteti come "coglione", "nazista", "assassino", "vigliacco", "figlio di puttana" ...



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