Romanzo Una Mente Senza Dio di Francesco Avella



Franco, psicologo e ateo convinto, si affeziona ad una ragazza giapponese che, a causa di un incidente stradale, entrerà in coma e in seguito morirà.
Lo psicologo dovrà lottare per mantenere il controllo sulla realtà, lotta che inizierà a diventare dura quando l’amica defunta gli apparirà prima nei sogni e poi nella realtà, portandolo a rivalutare la sua posizione su Dio.

Nel romanzo, la fabula è spesso messa in secondo piano per dare risalto alla mente senza Dio del protagonista, ai suoi pensieri razionali, espressi sia tramite monologhi interiori che con il flusso di coscienza, la tecnica narrativa resa famosa dallo scrittore James Joyce.

Una mente senza Dio è, in sintesi, un romanzo che racconta l’ateismo tramite l’introspezione del suo protagonista.
Del resto, chi meglio di uno psicologo ateo potrebbe spiegare le motivazioni legate alla superstizione divina?







Esempio di flusso di coscienza presente nel romanzo:



Quella che segue è la recensione di Luca Zolo su Amazon:

“Si legge volentieri e con buon passo, questo libro, nel quale la storia, vagamente thriller, fa da corollario ad una sorta di esame di coscienza, introspettivo e spirituale, del protagonista, dichiaratamente e fermamente ateo, che si viene a trovare in una serie di situazioni che tendono a minare le sue credenze più radicate.
Per molti tratti si assiste all’elaborazione di alcuni concetti sulla concezione umana, esauriti con profonda analisi, direi di inclinazione quasi saggistica. Per un non credente una lettura quasi fondamentale per fissare ed elaborare alcuni punti della propria condizione, per un credente un’occasione di aprire la propria mente per cercare nuove risposte, per tutti l’occasione di passare qualche ora spensieratamente riflessiva, che è la principale cosa che si chiede ad un libro”.

Alcune riflessioni atee del protagonista:

“La vera spiritualità consiste nel distaccarsi dalla credenza in Dio per mettere al primo posto la natura e l’umanità”.
“Solo il rispetto della libertà individuale può portare ad una fratellanza veritiera, e in questo l’ateismo è più avanti di qualsiasi religione”.
“Non esiste nulla di più arrogante del credersi figli di un Dio onnipotente, pensare di essere fatti a sua immagine e somiglianza, credere addirittura che questo Dio si sia sacrificato per noi, che ci osservi per tutto il corso della nostra vita e che abbia creato l'universo per un gesto di amore nei nostri confronti”.
“Come disse Euclide, “ciò che è affermato senza prova può essere negato senza prova”, quindi è chi afferma che deve portare prove concrete, non chi nega, ed io mi limito a negare le affermazioni dei credenti”.
“Se fossi credente, mi vergognerei di essere figlio di quel Dio crudele descritto dalle religioni”.
“I credenti pregano e chiedono perdono, quando dovrebbe essere Dio a scusarsi, perché la responsabilità di tutte le cose negative del mondo ricade su di lui”.
“Se invece di imporre la religione l’uomo avesse imposto l’astrologia, oggi quasi tutti crederebbero nell’oroscopo.”


Citazione riportata nel libro 
"Certezza: quello che dovresti sapere su Dio e Gesù" leggibile su GoogleBooks.




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Testimonianze dei Lettori






















































































































































2 commenti:

  1. Ho appena acquistato il libro sul negozio di Kobo: finalmente, è da tempo che avevo annunciato a Francesco che lo avrei fatto!

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    1. Buona lettura, poi fammi sapere che ne pensi e magari scrivi una recensione. Ciao. ;-)

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